Camminata veloce
L’ideale sarebbe farla al mattino, dopo svegli. Ovviamente ci possono essere degli impegni, come il lavoro, che vi impediscono di farlo. Troverete il tempo in un altro arco della giornata,, l’importante è dedicare una ventina di minuti per camminare all’aria aperta. Ripeto, all’aria aperta, non su in tapis roulant in casa!
Valutate di percorrere un paio di chilometri. Ma se piove? La pioggia non ha controindicazioni. Se ho il raffreddore? Portatevi i fazzoletti! Non cercate scuse, buttatevi in quest’esperienza, ne sentirete i benefici.
Stretching dei meridiani (Makka-Ho)
Sono esercizi che arrivano dalla saggezza orientale, ideati dal maestro Masunaga nel secolo scorso. Con questi sei esercizi sperimentiamo come i percorsi dei meridiani che esistono nel nostro corpo e ci mettono in contatto con i muscoli, le articolazioni e la respirazione, la circolazione sanguigna e i nostri stati d’animo. Considerateli dei canali energetici che devono fluire armoniosamente, se per qualche motivo, si inceppano, abbiamo la malattia.

Esercizi di pilates
Ne faremo quattro, tutti e quattro interessano il fegato.
Yoga
Ardha matsyendrasana
È una posizione yoga che stimola il flusso sanguigno verso gli organi addominali; migliora i processi digestivi; regola le funzioni di fegato e reni; rinforza i muscoli della colonna vertebrale; allevia mal di schiena, sciatalgia e i dolori mestruali.
Esercizi di respirazione
Nadi Shodhana: la respirazione a narici alternate

Mantenendo sempre una posizione a gambe incrociate con la schiena diritta (ma se ti dà difficoltà puoi anche sederti sulle ginocchia, ma la schiena deve restare diritta).
Appoggia il dorso della mano sinistra sul ginocchio. Se vuoi assumi Gyan Mudra unendo pollice ed indice. Con la mano destra invece porta indice e medio nello spazio al centro delle sopracciglia, il pollice lo metti a contatto con la narice destra e l’anulare con la narice sinistra.
Le ispirazioni, espirazioni e trattenute del respiro (a polmoni pieni o svuotati) devono durare lo stesso tempo (se sono le prime volte conta tre secondi dicendo “duemilauno duemiladue duemilatre”).
Fasi del respiro
- Tappa la narice destra con il pollice e inspira profondamente dalla sinistra per il tempo che più ti si addice .
- Tappa le due narici e trattieni il respiro.
- Libera solo la narice destra ed espira completamente dalla destra.
- Tappa la radice destra e resta in apnea.
- Riapri la narice destra e inspira.
- Chiudi la narice destra (ora sono entrambe tappate) e trattieni.
- Libera la narice sinistra ed espira.
- Tappa entrambe le narici.
- Ripeti dall’inizio.
Meditazione

• Seduti comodi, gambe incrociate, mani in gyan mudra sulle ginocchia, chiudere gli occhi e porre lo sguardo fra le sopracciglia (terzo occhio) . Puntare la sveglia da 2 a 5 minuti e cercare di mantenere la mente vuota e i pensieri lontani.
• Possibilmente soli e in ambiente confortevole.
Durante la meditazione potete aiutarvi recitando mentalmente il mantra SAT NAM che significa il suo nome è verità (Dio).
Mantenere la mente vuota, è un bel dire, ma come metterlo in pratica? Risolviamo il mistero, non dobbiamo allontanare i pensieri, è impossibile, la nostra mente è un produttore infaticabile di pensieri, ne facciamo circa 6000 al giorno.
Il solo pensare di voler non pensare è un pensiero.
Quello che dobbiamo imparare a fare durante la meditazione è non attaccarsi al pensiero che prende forma, non dobbiamo seguire il ragionamento. Non è facile, però accade che ad un certo momento diventiamo consapevoli che stiamo rincorrendo un pensiero, quello è il momento di interrompere questo flusso.
Una soluzione è ascoltare il proprio respiro e prestarci attenzione o concentrarci nel ripetere un mantra. Se stiamo concentrati sul SAT NAM che abbiamo suggerito, ecco che ogni pensiero va in secondo piano. Quando siamo concentrati a fare qualcosa, non ci sono pensieri che ci distraggono. Questo è il modo di operare per ottenere una buona meditazione.