Chappati

È il tipico pane del nord dell’India (Punjab). Ricorda una piadina, solo che non si usano grassi, bastano farina, sale e acqua.

Usate la farina integrale o la farina 2 o una miscela delle due, dipende se siete abituati al gusto della farina integrale o meno. Quindi, se vi serve un approccio non drastico, usate la farina 2, l’importante è che ci teniamo lontani dalle farine raffinate.

Setacciamo la farina con un colino a maglie larghe, disponendola in una ciotola o sul tavolo a fontana e aggiungiamo acqua un poco alla volta. Impastiamo e rendiamo l’impasto elastico lavorandolo per una decina di minuti. Durante questa lavorazione possiamo aggiungere mezzo cucchiaino di sale per insaporirlo. Quando avremo ottenuto un impasto morbido e facile da lavorare mettiamolo a riposo coperto da un panno pulito per una ventina di minuti.

A questo punto riprendiamo il panetto e ricaviamo delle palline di circa 70 gr. Mettiamo una padella antiaderente sul fuoco e lasciamola riscaldare.

Spianiamo le palline a mano (se siamo navigati pizzaioli) o col mattarello preparando delle focacce rotonde di 20-25 cm, tipo delle piadine.

Quando la padella è ben calda posateci la pasta che avete spianato e lasciate cucinare, non ci vuole molto, appena iniziano a formarsi delle bolle, giratela sull’altro lato. Sgonfiate le bolle con uno strofinaccio, per favorire la cottura del pane senza bruciarlo e far circolare il vapore al suo interno. In un paio di minuti il chappati è pronto. Il fuoco della padella, una volta riscaldata, mantenetelo medio basso. La padella deve essere calda, non bollente e non va oliata.

Per chi segue il percorso del Tao, il chappati può essere un pane da usare nella prima colazione, si presta sia per il dolce che per il salato.

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