Tao, la retta via
Come tutto è iniziato

La proposta che vi sto per fare ha avuto una lunga gestazione, quello che leggerete è frutto di lunghe riflessioni, indecisioni, aperture e scoperte che mi hanno portato nel 2019 a pubblicarle nel libro Dire, dare, fare, mangiare.
Nelle mie corse mattutine avevo riflettuto tanto sul perché molta gente fosse così infelice; leggevo l’infelicità nel volto delle persone che si avvicinavano a me e mi chiedevano, in quanto esperta di attività fisica, un aiuto a migliorare se stesse perché quello che vedevano riflesso allo specchio non lo riconoscevano. Sono tanti i motivi che ci possono portare ad avere poca cura del corpo (indolenza, dispiaceri, dolori… le vicissitudini della vita sono molteplici e si affrontano come siamo capaci, non esiste un libretto delle istruzioni per uscire da ogni situazione complicata o drammatica), però, prima o poi, con il corpo dobbiamo fare i conti. I dolori e i dispiaceri si somatizzano, influiscono anche le posture costrette dal lavoro, ma a come porvi rimedio lo trascuriamo. Fino a che non diventa un fastidio, il fastidio un disturbo, il disturbo un dolore, poi le brutte abitudini trasformano il dolore in qualcosa di cronico.
Spesso ci affidiamo alla soluzione che più breve per risolvere il problema: si va dal medico e ci aspettiamo che ci prescriva delle pasticche a cui diamo un valore magico. Magari rimediano la situazione, ma i motivi che hanno causato il male sono presenti e finché non si estirpano si ricadrà nel dolore, innescando quel percorso ciclico di dolore, medicina, guarigione, ricaduta, dolore.
Che cosa potevo dare in più a coloro che mi chiedevano aiuto?
La risposta mi è arrivata dalla lettura del Libro dell’imperatore giallo di Huang Ti, uno dei sovrani leggendari della Cina, vissuto nel 2550 a.C. considerato il fondatore del Taoismo religioso.
Dalla lettura di quel testo mi è nata l’idea del Tao, la retta via. La proposta l’ho sperimentata nel 2017 con un gruppo di volontari e ora la estendo anche a te, viandante telematico.
Di che cosa si tratta
Vi propongo un percorso fisico ed emozionale che dura un anno, dove si scopre o si perfezionano molti aspetti della persona.
Con il Percorso fisico, ci prenderemo cura del corpo attraverso una disciplina quotidiana (da praticare col sorriso) di semplici esercizi alla portata di tutti. Qui non si tratta di diventare un supereroe, ma di sentire gradualmente un riappropriarsi del corpo e delle sue funzioni. Il corpo va curato e ben tenuto, è il motore di cui ci serviamo, quindi bisogna prestare attenzione all’alimentazione (non significa dieta francescana, ma attenzione e comprensione di quello che mangiamo, imparare che il nostro cibo non deve nascere dalla sofferenza di altri viventi).

Con il Percorso emozionale, senza la presunzione di diventare artisti, esploreremo e vivremo tutte le espressioni dell’animo umano: la pittura emozionale, la musica, il canto, la scrittura, la cura delle piante, lo stare insieme. Questo per ravvivare parti di noi che avevamo sopite o mai investigate. Anche l’amore va coltivato, curato e offerto, più amplieremo in noi distese e vallate d’amore e più sapremo offrirne al mondo, migliorandolo.
Inizieremo con l’arrivo della Primavera, come è ben spiegato nel libro. In questa parte del sito, implementeremo racconti, sensazioni, proposte, indicazioni, riflessioni, idee di cucina per rendere vivo questo percorso e per avere un punto di riferimento per una ricerca che a qualcuno potrebbe risultare utile. Non ci sono limiti di età, il cambiamento può avvenire sempre, ma va voluto.
Ho diviso l’argomento in quattro settori: Riflessioni, Alimentazione, Esercizi e Ricette: esplorate le quattro voci cliccandoci.
L’immagine di copertina “Rock balancing” di Daniel Pietzsch è concesso con licenza CC BY-NC 2.0 .